Depressione
Che cos'è la depressione?
Parlare di depressione purtroppo è ancora troppo spesso un tabù: si teme di non essere accettati e si ha paura di essere giudicati. Tutto questo può condurre al silenzio, ma è importante, invece, dare parola al proprio disagio così che non si ingigantisca nel silenzio in cui viene sperimentato. La depressione, infatti, troppo spesso confusa con semplice tristezza e stanchezza, è una condizione complessa che deve essere riconosciuta e trattata con specifici percorsi di cura.
Tipologie di depressione
-
Depressione maggiore. È la forma classica di depressione e una delle più invalidanti. Sintomi: umore depresso, diminuzione di interesse e piacere per quasi tutte le attività, perdita/aumento di peso, insonnia/ipersonnia, agitazione/rallentamento psicomotorio, senso di affaticamento e sentimenti di colpa o autosvalutazione
-
Disturbo depressivo persistente (Distimia). Caratterizzato da ricorrenti attacchi di panico, preoccupazione persistente relativa a eventuali altri attacchi di panico e alterazioni del comportamento (evitamento).
-
Depressione post partum. Caratterizzata da ansia marcata nei confronti di spazi aperti, chiusi o affollati da cui potrebbe essere difficile/imbarazzante allontanarsi e che si tende a evitare. Spesso emerge come complicazione secondaria di attacchi di panico ripetuti.
-
Depressione in bambini e adolescenti. Caratterizzata da paura/ansia marcata nei confronti di situazioni sociali/prestazionali in cui si è esposti al giudizio degli altri. Sintomi: timore di essere valutati negativamente, rossori, sudorazione, malessere gastrointestinale.
-
Fobie specifiche. Paura intensa, marcata e irrazionale di un oggetto/situazione specifica privi di una reale e oggettiva pericolosità.
-
Disturbo d'ansia da separazione e mutismo selettivo. Riguardano l'età evolutiva. Il primo è caratterizzato da uno stato di estrema preoccupazione che si manifesta nel bambino quando deve separarsi da un genitore. Il mutismo selettivo si riferisce all'incapacità di parlare in contesti specifici.
Sintomi e cause della depressione
L'ansia non rappresenta di per sé un fenomeno patologico, anzi, essa svolge una funzione adattiva fondamentale. Possiamo immaginare l'ansia come una sorta di campanello d'allarme che ci consente di mobilitare le energie necessarie per affrontare al meglio un problema o una minaccia percepita.
Tuttavia, se la presenza dell'ansia diviene eccessiva assumendo un carattere invalidante, è opportuno parlare di ansia patologica, una condizione che merita di essere presa in carico e accudita. I sintomi dell'ansia sono numerosi e possono variare a seconda del disturbo specifico. Tuttavia, è possibile raggrupparli in tre principali categorie: sintomi psicologici e cognitivi, comportamentali e neurofisiologici.
Cosa possiamo fare insieme?
C'è ansia e ansia. Per questo, il primo passo fondamentale è esplorare e comprendere insieme la tua domanda specifica.
Quando l'ansia bussa è perché ha qualcosa da dire. È quindi importante mettersi in ascolto e dare parola a ciò che sentiamo.
L'ansia chiede di essere significata, poiché porta con sé un messaggio che chiede di essere riconosciuto, accolto e liberato.